lunedì 24 settembre 2012

Stele di Meša (seconda metà del IX° sec. a.C.)


Stele di Meša, re di Moab (seconda metà del IX° sec. a.C.)
Regno di Moab con capitale Dibon


 




 


venerdì 21 settembre 2012

Terza tavola di Gilgameš - Ša nagba imuru (Di colui che vide ogni cosa)


"Oh, Gilgamesh! Non confidare nella tua forza eccelsa;
scruta attentamente ogni cosa,
ma fidati solo del tuo primo intuito;
colui che va avanti salverà il suo compagno;
colui che conosce i sentieri proteggerà il suo amico.
Fa che Enkidu vada davanti a te:
egli conosce la via della
Foresta dei Cedri
;
egli è esperto nella lotta, è avvezzo alle guerre;
fa' che
Enkidu protegga l'amico, difenda il compagno;
fa' che egli riporti sano e salvo il suo corpo per il sepolcro:
noi nell'assemblea abbiamo confidato in te, o sovrano,
come tu, o sovrano, devi confidare in noi".
Gilgamesh aprì la bocca e disse,
così parlò ad
Enkidu:
"Vieni, amico mio! Andiamo all'Egalmah,
da
Ninsun
, la grande regina.Ninsun è saggia, conosce ogni cosa, essa comprende tutto,
essa guiderà, con il suo buon consiglio, i nostri passi".
Essi si presero l'un l'altro per mano,
e Gilgamesh ed Enkidu andarono all'eccelso palazzo,
da Ninsun, la grande regina.
Gilgamesh
si alzò ed entrò al suo cospetto:
"Ninsun, io sono fermamente deciso, andrò
per una via lontana, là dove abita
Khubaba
;
ingaggerò una lotta dall'esito incerto;
camminerò per sentieri sconosciuti.
Dammi la tua benedizione,
poiché ho deciso di intraprendere questa impresa,
sicché io possa in futuro nuovamente entrare attraverso
la grande porta di
Uruk,
e nuovamente celebrare la festa del Nuovo Anno in anni a venire,
e prendere parte alla festa del Nuovo anno in anni futuri.
Sia celebrata la festa del Nuovo Anno, che la gioia vi regni,
possano le grida illuru circondarti".
Ninsun prestò attenzione alle parole di Gilgamesh, suo figlio.
Essa ripensò attentamente a tutto ciò che aveva ascoltato,
nella sua stanza entrò;
si purificò con la saponaria,
si vestì con un abito adatto al suo corpo,
adornò il suo petto con una collana di perle,
si pose sul capo la sua corona splendente,
acqua versò sul pavimento,
salì sul tetto del palazzo.
Si presentò davanti a
Shamash
e fece un'offerta d'incenso,
essa portò le primizie davanti a
Shamash
e sollevò
le sue braccia:
"Perché hai scelto proprio mio figlio Gilgamesh
dandogli un cuore inquieto?
Ed ora, dopo che tu lo hai contaminato,
egli vuole intraprendere
il lungo viaggio per il luogo dove abita
Khubaba.
Egli ingaggerà una lotta dall'esito incerto,
camminerà per sentieri sconosciuti,
fino al giorno in cui, dopo aver viaggiato in lungo e in largo,
non raggiungerà finalmente la
Foresta dei Cedri
,
e ucciderà il feroce
Khubaba
,
sterminando nella montagna tutto il male che tu odi.
Nel giorno in cui tu gli suggerirai di partire, sii al fianco
di mio figlio,
ed essa, Aia, la tua dolce sposa, non abbia timore
di raccomandarlo a te;
affidalo alle guardie della notte
[ ] i pastori [ ]

 Ampia lacuna dove Ninsun continua la preghiera a Shamash e sua moglie Aia.

La madre di Gilgamesh si alzò e fece [ ].
Ella spense l'incenso ed innalzò la preghiera;
chiamò quindi
Enkidu
e gli comunicò la sua decisione:
"
Enkidu
, tu sei un uomo forte, anche se non sei uscito
dal mio grembo;
ora ti ho esaminato e ti ho annoverato
Tra gli oblati di Gilgamesh,
così come le sacerdotesse, le consacrate e le votate:
questa incombenza è stata imposta ad
Enkidu
;
egli ha preso una moglie dagli dei [ ]
ed egli genererà figlie di dei
Io ed Enkidu [ ]"
(ella) [ ] prese per [ ].
Enkidu rivolse le sue parole a lei, a Ninsun
:
"
Gilgamesh
[ ]
non temere! La gioia alberghi nel tuo cuore
e [ ]
fino al giorno in cui, dopo aver viaggiato in lungo e in largo,
non raggiungerà finalmente la
Foresta dei Cedri,
farò si che egli possa in futuro nuovamente entrare
attraverso la grande porta di
Uruk
,
e nuovamente celebrare la festa del Nuovo Anno in anni a
venire,
e prendere parte alla festa del Nuovo anno in anni futuri.
Sia celebrata la festa del Nuovo Anno, che la gioia vi regni,
possano le grida-illuru circondarvi".

lacuna di 10 righe
Gilgamesh [ ]
[ ]
alla porta dei Cedri [ ]
Enkidu nell'Eanna
[ ]
[ ]
Gilgamesh nell'eccelso palazzo
[ ]
dispensa offerte rituali [ ]
Siedono i figli degli
artigiani

lacuna di 15 righe

[ ] Gilgamesh
nella parola di
Shamash tu hai confidato
nella porta di
Marduk
[ ]
nel cuore delle acque [ ]
spighe di grano egli raccoglie
alla porta dei Cedri [ ]Gilgamesh [ ]
ed
Enkidu [ ]

lacuna di 26 righe

[ ] Foresta dei cedri
[ ] possa portare

lacuna di 18 righe
"Fa' che Enkidu protegga l'amico, difenda il compagno;
fa' che egli riporti sano e salvo il suo corpo
per il sepolcro:
noi nell'assemblea abbiamo confidato nelle tue qualità,
o sovrano,
come tu, o sovrano, devi confidare in noi".
Enkidu
fece udire la sua voce e disse,
così parlò a
Gilgamesh:
"Amico mio, torna sulle tue decisioni; [ ]
un viaggio che non deve essere intrapreso tu vuoi fare.

lacuna di ca. 50 righe

Trama della IIIa Tavola
Gilgamesh convince gli anziani di Uruk ad appoggiare la missione. La madre Ninsun, sacerdotessa del tempio, tuttavia è angosciata della partenza del figlio. Ninsun leva un’intensa preghiera a Shamash, dio del sole, affinché protegga Gilgamesh dai pericoli. Dopo che gli artigiani di Uruk hanno forgiato le armi della missione i due eroi si mettono in viaggio.


«Marduk è l'unica  importante divinità a non essere mai citata nell'Epopea di Gilgamesh». Una simile affermazione va letta alla luce di un dato: l'epopea canonica di Gilgamesh - che qui leggete - è la traduzione moderna dell'edizione assira. Gli scribi di Ninive non hanno mai trattato con indulgenza il dio patrono dei babilonesi. Per esempio, nella redazione assira del poema della creazione (più noto come Enuma Elish) il protagonista non è più Marduk, rimosso dagli zelanti trascrittori, ma Assur, dio nazionale assiro. Corre Marduk lo stesso rischio nell'epopea di Gilgamesh, portata alla luce a Ninive, capitale dell'impero assiro? Sembrerebbe di sì, tuttavia Marduk beffardo fa capolino in due passi dell'epopea. Il primo si trova proprio in questa tavola, vv. 175-180. Prima di partire per la foresta dei Cedri, Gilgamesh deve attraversare una porta di Marduk. Visto che Marduk era una divinità di secondo piano a Sumer, è evidente che questo accenno alla porta di Marduk nella città-santuario di An e Ishtar è dovuta a una tarda interpolazione, probabilmente di epoca paleobabilonese quando avvenne la prima unificazione dei miti di Gilgamesh. Il secondo brano su Marduk si trova nella tav. X, vv. 280-285. Utnapishtim sta rimproverando Gilgamesh per essere andato alla ricerca di una chimera, la vita eterna, trascurando i doveri del sovrano. Improvvisamente si accenna agli dei Sin e Marduk in frasi dal significato incerto.

                                                                                                                                                                                             
·        Gilgamesh re di Uruk e protagonista dell'opera.
·        Enkidu compagno d'avventure di Gilgamesh. Nato come uomo primordiale, viene educato alla civiltà da Shamkat. Dopo un primo scontro con Gilgamesh ne diviene amico (e secondo alcune interpretazioni pure amante). Insieme a Gilgamesh sconfigge il guardiano della foresta dei cedri per impossessarsi del prezioso legno con cui intende costruire una porta sacra ad Enlil. I due eroi sconfiggono anche il Toro Celeste. Durante un'assemblea degli dei è deciso che egli muoia. Il lamento di Gilgamesh per la morte di Enkidu è il passo lirico di massima intensità dell'epopea. Bellissima è anche la rappresentazione dell'aldilà nel sogno di Enkidu e nel finale dell'opera. Incredibile la successione di taboo che Enkidu infrange nella sua discesa agli Inferi.
·        Foresta dei Cedri Giardino sacro di Enlil sotto la custodia del mostro Khubaba. E' detta anche "santuario di Irnini". Geograficamente era situata nell'alta Siria vicino a Ebla, città nota nel III° millennio a.C. per il commercio di legname con la regione mesopotamica e l'Egitto. Nel mito di Nanna a Nippur si parla espressamente della "Foresta di Ebla" e, in un'iscrizione attribuita a Sargon di Akkad di "Ebla vicina alla Foresta dei Cedri e ai Monti d'Argento".
·        Egalmah detto anche "palazzo eccelso" o "formidabile". E la sede di Ninsun, dea-sacerdotessa e madre di Gilgamesh.
·        Ninsun madre di Gilgamesh e dea-sacerdotessa che dimora nell'Egalmah.
·        Palazzo eccelso = Egalmah E la sede di Ninsun, dea-sacerdotessa e madre di Gilgamesh.
·        Khubaba in sumerico Huwawa. E' il custode della Foresta dei Cedri, a lui ci si riferisce come "guardiano della Foresta". La sua imbattibilità deriva dai sette veli sacri che indossa. Nelle rappresentazioni ha denti di drago, una faccia raccapricciante fatta di viscere, un urlo assordante come un diluvio.
·        Uruk Città-stato del Paese di Sumer, spesso definita "l'ovile" per la sua prosperità economica. Proverbiale è la maestosità delle sue mura e la sua "grande porta". Ogni anno vi si celebra la festa del Nuovo Anno.
·        Shamash dio del sole, degli oracoli, della giustizia e protettore di Gilgamesh in tutte le sue avventure. Nel suo giardino, custodito dalla vivandiera Siduri, si rifocilla prima di sorgere ogni mattina ed attraversare il firmamento a bordo del suo cocchio. Shamash, in sumerico Utu, è dio del sole e della giustizia. Non è un caso che Hammurabi (re di Babilonia, 1792-1750 a.C.) gli dedichi il suo codice delle leggi. La stele di Hammurabi è famosa per il bassorilievo che ritrae il sovrano in piedi di fronte alla divinità benedicente. La stele, una volta conservata nel tempio di Shamash a Sippar (menzionato nella tav. VI), trafugata durante un saccheggio, ritrovata nella capitale persiana di Susa, oggi ammirabile al British Museum di Londra. Shamash era venerato anche a Larsa. In alta Siria venne assimilato al culto di Baal, figlio di Dagan, venerato nella città sacra di Baalbek nota in età ellenistica come Heliopolis ("città del sole") dove ovviamente la divinità si assimilò ad Apollo. Per completezza ricordo che la regione subì a più riprese la dominazione degli egizi, presso i quali la divinità solare era nota come Ra. I legami culturali tra la Siria e l'Egitto sono testimoniati dai ritrovamenti di manufatti egizi nella necropoli reale di Ebla. Padre di Shamash era Sin, in sumerico Nanna, dio della luna e governatore dei passi di montagna, venerato a Ur e Harran. Nell'Epopea di Gilgamesh Shamash compare ripetutamente in numerose situazioni poiché è dio protettore di Gilgamesh. Come dio della giustizia risolve la disputa tra l'assemblea degli anziani, capeggiata da Enkidu, e l'assemblea dei giovani, guidata da Gilgamesh al termine della tav. II. Durante la supplica di Ninsun a Shamash della tav. III apprendiamo il nome della moglie del dio sole: Aia ovvero l'aurora. Nella tav. IV, i due eroi eseguono nel corso del loro viaggio alla Foresta dei Cedri, numerosi sacrifici per propiziarsi i favori del dio prima dello scontro con Khubaba. Shamash si accerta che i due non si perdano d'animo inviando ogni sera un demone della sabbia (forse Ziqiqu, dio dei sogni). La creatura trasmette ad Enkidu il potere di interpretare i sogni di Gilgamesh. Il significato dei sogni è sempre il medesimo: Shamash guarda con ottimo auspicio al successo dell'impresa. Shamash è avvocato difensore di Enkidu durante il consiglio degli Anunnaki all'inizio della tav. VII (mutila) che l'aveva condannato. Nella tav. VII lo ritroviamo trasfigurato in angelo del trapasso in un drammatico dialogo con Enkidu. Successivamente è oggetto di venerazione nei riti funebri della tav. VIII. Nella tav. IX è la luce di Shamash a indicare la via attraverso l'oscurità quando Gilgamesh inizia la sua ricerca di Utnapishtim. Al termine della stessa tavola Gilgamesh giunge nel paradiso terrestre babilonese che altri non è che il giardino del dio Shamash (il passo è famoso per la fantasia descrittiva, p. es. grappoli di diamanti che nascono sugli alberi come i frutti). Nella straordinaria tav. X Utnapishtim è sorpreso dall'arrivo di Gilgamesh perché solo Shamash, "il guerriero", è capace di attraversare il mare. Secondo i babilonesi, ai limiti estremi della volta celeste il cielo appoggiava sulla Terra. Qui si aprivano due porte incastrate in montagne gemelle (Mashu) ma poste agli antipodi terrestri. Shamash superava al mattino la prima per viaggiare durante il giorno lungo la volta celeste. La seconda era oltrepassata la sera quando Shamash scendeva agli Inferi. Durante la notte il dio navigava sull'Apsu a bordo di una barca sacra (frequentemente rappresentata nei sigilli) che lo riportava alla prima porta per riemergere all'alba in superficie. Anche Sin percorreva la propria strada nel cielo circondato dalle stelle che erano considerate un gregge che An conduceva al pascolo ogni notte nella volta. In tale gregge saltellano cinque arieti, i primi cinque pianeti già conosciuti agli astronomi babilonesi. Shiduri la vivandiera che presiede il giardino di Shamash presso la riva del mare della morte. E' un personaggio straordinariamente carico di significati allegorici (presiede un luogo di passaggio tra la vita e la morte) e filosofici (si pensi alla sua esortazione nella versione paleobabilonese del poema). Figure mitiche che spesso le vengono affiancate per analogia concettuale sono: l'omerica Calipso ed il suo giardino incantato, la dea-scorpione egizia Selkis (che accoglie le anime dei defunti in transito), Ran moglie di Ægir nel ciclo dell'Edda (che ristorava gli annegati nell'anticamera della morte).                                                        
·        Aia l'aurora; divinità sposa di Shamash.
·        Eanna letteralmente "casa del cielo", a volte indicata come la "pura casa". E' il nucleo templare di Uruk dedicato agli dei An e Ishtar. In traduzioni spurie è chiamato anche Etanna.
·        Artigiani forgiano le armi degli eroi diretti alla Foresta dei Cedri (II). Più tardi forgiano la statua d'oro ad altezza naturale di Enkidu e realizzano il ricchissimo tesoro che accompagna Enkidu nell'aldilà (VIII).
·        Marduk figlio di Enki e signore della terza generazione degli dei. E' patrono di Babilonia.
·        Anziani sono i "Grandi Consiglieri" di Gilgamesh e non è escluso che costituiscano la classe sacerdotale di Uruk. Sono la prima assemblea consultiva di Uruk presso la quale si rivolge Enkidu per dissuadere Gilgamesh dall'affrontare la missione alla Foresta dei Cedri.



Raccomandazioni per il viaggio pericoloso

Gli anziani lo benedissero, diedero consigli a Gilgamesh per il viaggio: "Oh, Gilgamesh! Non confidare nella tua forza eccelsa; scruta attentamente ogni cosa, ma fidati solo del tuo primo intuito; colui che va avanti salverà il suo compagno;colui che conosce i sentieri proteggerà il suo amico. Fa che Enkidu vada davanti a te: egli conosce la via della Foresta dei Cedri; egli è esperto nella lotta, è avvezzo alle guerre; fa' che Enkidu protegga l'amico, difenda il compagno; fa' che egli riporti sano e salvo il suo corpo per il sepolcro: noi nell'assemblea abbiamo confidato in te, o sovrano, come tu, o sovrano, devi confidare in noi".

Gilgamesh e sua madre Ninsun

Gilgamesh aprì la bocca e disse, così parlò ad Enkidu:"Vieni, amico mio! Andiamo al palazzo eccelso, da Ninsun, la grande regina. Ninsun è saggia, conosce ogni cosa, essa comprende tutto, essa guiderà, con il suo buon consiglio, i nostri passi". Essi si presero l'un l'altro per mano, e Gilgamesh ed Enkidu andarono all'eccelso palazzo, da Ninsun, la grande regina. Gilgamesh si alzò ed entrò al suo cospetto: "Ninsun, io sono fermamente deciso, andrò per una via lontana, là dove abita Khubaba; ingaggerò una lotta dall'esito incerto; camminerò per sentieri sconosciuti. Dammi la tua benedizione, poiché ho deciso di intraprendere questa impresa, sicché io possa in futuro nuovamente entrare attraverso la grande porta di Uruk, e nuovamente celebrare la festa del Nuovo Anno in anni a venire, e prendere parte alla festa del Nuovo anno in anni futuri. Sia celebrata la festa del Nuovo Anno, che la gioia vi regni, possano le grida-illuru circondarti".

Il dio Sole e la dea Ninsun

Ninsun prestò attenzione alle parole di Gilgamesh, suo figlio. Essa ripensò attentamente a tutto ciò che aveva ascoltato, // nella sua stanza entrò; // si purificò con la saponaria, si vestì con un abito adatto al suo corpo, adornò il suo petto con una collana di perle,//si pose sul capo la sua corona splendente, // acqua versò sul pavimento, // salì sul tetto del palazzo. Si presentò davanti a Shamash e fece un'offerta d'incenso, essa portò le primizie davanti a Utu Shamash e sollevò le sue braccia: "Perché hai scelto proprio mio figlio Gilgamesh dandogli un cuore cui non è concessa quiete? Ed ora, dopo che tu lo hai contaminato, egli vuole intraprendere il lungo viaggio per il luogo dove abita Khubaba. Egli ingaggerà una lotta dall'esito incerto, camminerà per sentieri sconosciuti, fino al giorno in cui, dopo aver viaggiato in lungo e in largo, non raggiungerà finalmente la Foresta dei Cedri, e ucciderà il feroce Khubaba, sterminando nella montagna tutto il male che tu odi. Nel giorno in cui tu gli suggerirai di partire, sii al fianco di mio figlio, ed essa, Aia, la tua dolce sposa, non abbia timore di raccomandarlo a te; affidalo alle guardie della notte // i pastori //

Ninsun affida il figlio alla sorveglianza di Enkidu

La madre di Gilgamesh si alzò e fece //. Ella spense l'incenso ed innalzò la preghiera; chiamò quindi Enkidu e gli comunicò la sua decisione: "Enkidu, tu sei un uomo forte, anche se non sei uscito dal mio grembo; ora ti ho esaminato e ti ho annoverato Tra gli oblati di Gilgamesh, così come le sacerdotesse, le consacrate e le votate: questa incombenza è stata imposta ad Enkidu; egli ha preso una moglie dagli dei // ed egli genererà figlie di dei Io ed Enkidu //” (lei) // prese per //. Enkidu rivolse le sue parole a lei, a Ninsun: "Gilgamesh // non temere! La gioia alberghi nel tuo cuore e // fino al giorno in cui, dopo aver viaggiato in lungo e in largo, non raggiungerà finalmente la Foresta dei Cedri, farò si che egli possa in futuro nuovamente entrare attraverso la grande porta di Uruk, e nuovamente celebrare la festa del Nuovo Anno in anni a venire, e prendere parte alla festa del Nuovo anno in anni futuri. Sia celebrata la festa del Nuovo Anno,che la gioia vi regni,possano le grida-illuru circondarvi".

I preparativi per il viaggio

Gilgamesh // alla porta dei Cedri // Enkidu nell'Eanna //Gilgamesh nell'eccelso palazzo // dispensa offerte rituali // Siedono i figli degli artigiani // Gilgamesh nella parola di Shamash tu hai confidato nella porta di Marduk // nel cuore delle acque // spighe di grano egli raccoglie alla porta dei Cedri // Gilgamesh // ed Enkidu // Foresta dei cedri // possa portare

Le ultime raccomandazioni degli anziani

"Fa' che Enkidu protegga l'amico, difenda il compagno;fa' che egli riporti sano e salvo il suo corpo per il sepolcro: noi nell'assemblea abbiamo confidato nelle tue qualità, o sovrano, come tu, o sovrano, devi confidare in noi". Enkidu fece udire la sua voce e disse, così parlò a Gilgamesh: "Amico mio, torna sulle tue decisioni; // un viaggio che non deve essere intrapreso tu vuoi fare.